È il baccello verde della fava fresca col suo guscio di color verde. Nel dialetto salentino esistono le due varianti ùngulu, òngulu. Sulla natura etimologica non vi è alcuna certezza, soltanto ipotesi.

  • Gerhard Rohlfs lo fa derivare dal greco goggýlos (rotondo).
  • Paolo Vincenti lo farebbe derivare, stante la sua forma a mo’ di uncino) dal latino ùngula (unghia), di genere femminile, anche se in Paluto è attestato anche un genere maschile ùngulus.
  • Irene Maria Malecore propone, seppure in forma dubitativa, il latino novùnculus (novellino).

Se l’etimologia è incerta, è certa la bontà della fava, piatto prelibato della cucina salentina.

03/05/2024

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