Mario Carparelli a Tuglie, oggi 19 settembre 2013, , ospite del Festival Nazionale del libro, organizzato dal giornalista Gianpiero Pisanello, per presentare il suo libro Il più bello e il più maligno spirito che io abbia mai conosciuto, editore Il Prato.
L’autore racconta gli ultimi sette anni di vita del filosofo taurisanese Giulio Cesare Vanini, nato nel 1585, morto il 9 febbraio 1619 a Tolosa.
Vanini è il filosofo della modernità del pensiero che con il solo strumento della ragione ricerca le motivazioni insite nei fenomeni biologici della natura che regolano la vita dell’uomo e di ogni cosa, demolendo dogmi e false verità.
Avrebbe potuto godersi l’agio di una pace condizionata all’asservimento della dottrina cristiana, invece preferisce la libertà e in nome di essa con coraggio accetta la morte che gli viene inflitta dalle autorità civili francesi. Dinanzi alla morte non tentenna, sprezzante e fiero, allegramente, toglie la falce alla morte per concedersi vita da filosofo.
A Tuglie, oggi, si racconterà la vita, il dramma della vita di questo filosofo.
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Gazzetta del Mezzogiorno, 19 settembre 2013