Thomas Stearns Eliot (Saint Louis, 26 settembre 1888 – Londra, 4 gennaio 1965) è stato un poeta, saggista, critico letterario e drammaturgo statunitense naturalizzato britannico.
Premiato nel 1948 con il Nobel per la letteratura.
Nel suo scritto del 1939 “L’idea di una società cristiana” Eliot annota: ” La pratica della poesia non dà necessariamente la saggezza né aumenta il numero delle cognizioni ma dovrebbe perlomeno conferire alla mente un’abitudine di valore universale: l’abitudine ad analizzare il significato delle parole, proprie e altrui”.
La poesia di Eliot chiede al lettore il tempo dell’ascolto e la volontà dell’analisi.
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L’opera di Eliot appartiene al contesto del cosiddetto modernismo, movimento sviluppatosi fra il 1912 e la seconda guerra mondiale che comprese e rivoluzionò tutte le arti. I modernisti (tra i più noti, James Joyce, lo stesso Eliot ed Ezra Pound) denunciarono:
1.la crisi della cultura occidentale,
2.l’alienazione e il senso di solitudine dell’artista in un mondo scientifico,
3.il rifiuto del passato e la rottura con la tradizione.
Il nome modernismo è legato particolarmente alla novità delle tecniche letterarie degli scrittori che ne facevano parte; tutti gli autori modernisti sono accomunati dal rifiuto della tradizione letteraria vittoriana (derivazione indebolita della letteratura romantica) e dal recupero della poesia del Seicento inglese (John Donne e i poeti metafisici).
La poesia modernista è una poesia di immagini, temi, frammenti, segni evidenti della crisi cosmica del poeta moderno: il linguaggio discorsivo è soppresso.
(Da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Stearns_Eliot)
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