Lois Pereiro (Monforte de Lemos, 16 febbraio 1958 – A Coruña, 24 maggio 1996) è stato un poeta e scrittore spagnolo di lingua e nazionalità galiziana. Studiò alla Escolapios college e cominciò a scrivere a 15 anni. A Madrid studiò inglese, francese e tedesco. Nel 1981 aderì alla rivista Naval.

(Monforte de Lemos)

Ha pubblicato due poemi, 1981/1991 Poesie (1992) e Poesia d’Amore e di ultima malattia (1995).

 Si ammalò di Aids e morì all’età di 38 anni.

Pereiro parlava lentamente, quasi in silenzio, volutamente, per allontanarsi da se stesso e dal mondo. Sfugge a qualsiasi etichetta: poeta maledetto del punk. È la voce della sua generazione che ha scoperto i percorsi inesplorati. La ricchezza del suo dire poetico è radicato in una mente aperta ad ogni tipo di espressione artistica. Il cinema e la musica sono stati per lui fonti di ispirazione. La bellezza era la sua forma di protesta per cambiare il mondo, e nella poesia ha trasmesso il dolore, la gioia e la nostalgia che sta dietro ogni bellezza.

Una sua poesia.

Exiliado de sì mismo

Tristemente convivo con tu ausencia

sobrevivo bordeo la frontera entre dos mundos

sin decidir cuál de ellos puede darme

la calma que me exijo para amarte

sin suffrir por tu indiferencia

mi retirada preventiva

de una batalla que ya sé perdida

decidio a no entrar jamás en ti

pero no a la tortura de evitarte.

 

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Autoesilio

Purtroppo convivo con la tua assenza

sopravvivo alla distanza che ci nega

mentre costeggio il confine tra due mondi

senza decidere quale di loro può darmi

la calma che io esigo per amarti

senza soffrire la tua indifferenza

il mio ritiro preventivo

da una battaglia già persa

determinato a non entrare mai in te

ma non alla tortura di evitarti.

(Traduzione di Rossella Aredano)

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