Alfonso Fernández (Toledo, 1221 – Siviglia, 1284), re di Castiglia e León, è considerato il fondatore della prosa letetraria castigliana. Riunì tutto il sapere della sua epoca nella lingua corrente parlata dai suoi sudditi. Fondò inoltre la Scuola di traduttori di Toledo per la traduzione delle antiche opere arabe ed ebraiche.

La sua attività scientifica e letteraria fu fondamentale, in particolare il suo contributo all’astronomia con le Tavole alfonsine, realizzate secondo la teoria tolemaica, permise di fare una revisione aggiornata e un miglioramento delle tavole compilate da Claudio Tolomeo nell’opera Almagesto. Le Tavole alfonsine costituiscono il primo lavoro serio e affidabile redatto nell’Europa cristiana. Esse tra l’altro furono ampiamente utilizzate direttamente o in versioni sottoposte a revisioni dai grandi navigatori del XV secolo e del XVI secolo. Cristoforo Colombo basò i suoi progetti di navigazione oceanica su una loro revisione effettuata da Abraham Zacuto. Furono stampate a Venezia nel 1483. Va comunque rilevato che la maggiore utilizzazione di queste tavole riguarda fini astrologici.

Fu un eccellente poeta in lingua galiziana. La produzione poetica di Alfonso  le Cantigas de santa María, è la sua opera più personale. Si tratta di 427 componimenti poetici in cui la rielaborazione di leggende medievali si alterna all’espressione puramente lirica del canto in lode alla Vergine. Integrano inoltre l’opera:

– le Cantigas das Cinco Festas de santa Maria;

– le Cinco Cantigas das Cinco Festas do Nostro Señor;

– il Cantar dos Sete Pesares que víu Santa María do seu fillo;

– una maia.

Il testo seguente è tratto da Como poden per sas culpas, il 166° dei Cantigas de Santa Maria.

Como poden per sas culpas
Os omes seer contreitos
Assi poden pella Virgen
Depois seer saos feitos
Ond’a veo a un ome
Por pecados que fezera
Que foi tolleito dos nembros
D’ua door que ouvera
Et durou assi cinc’ años
Que moverse non podera:
Assi avia os nembros
Todos do corpo maltreitos

(Traduzione)

 Così come per le loro colpe
Gli uomini possono essere rattristati
Cosi possono, grazie alla Vergine
Anche diventare santi
Quando vedo un uomo
Che per i peccati che aveva commesso
Era paralizzato alle membra
Da un dolore che aveva
E rimasto così per cinque anni
Che non poteva muoversi:
Con tutte le membra
Sopportando il dolore

Ascolta la cantiga 200

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