L’odore di incenso è dappertutto ma non basta. Invocazioni e lamenti fascinosi per gli dei si elevano con forza. Davanti agli altari uomini coronati di bende attendono responsi. La terra non germoglia da tempo frutti, né in cielo si intravede arcobaleno. La tempesta di sangue si è abbattuta sulla città e le torri si sbriciolano, i ponti si distaccano, gli alberi muoiono inchinandosi a dio. I poeti inventano salmi. Il tributo è troppo alto e i poeti non hanno moneta. Nessuna salvezza potrà mai essere concessa per avere ripetutamente camminato con i piedi storti e gli occhi di traverso. Il poeta tace e nel silenzio rattoppa un pianto.
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