Questo modo di dire, urlato, spiattellato a qualcuno, libera la rabbia di cui si è stati investiti per le cazzate, furbate o minchiate ricevute gratuitamente. Un’ingiuria? No! Equivale a <sei un asino>, <non capisci niente> ecc.
Purtroppo non sempre è pronunciabile, si rischia la querela o l’oltraggio. Usare quanto basta, senza sprechi. Ma è efficace, sempre. Un farmaco linguistico ben collaudato che a volte viene rafforzato dalla fonetica dialettale, tanto da renderlo pittoresco e folcloristico. Fa comunque la sua bella figura. Non delude.
In spagnolo si pronuncia Imbécil de mierda, e assume in questa lingua un tono più morbido, delicato.
Ma veniamo al significato letterale di questo modo di dire. Testa di cazzo si riferisce a persona sciocca e ignorante, senza nessun valore morale. Viene paragonata all’organo genitale maschile, in quanto situato nelle parti basse del corpo ha la funzione della minzione e della sessualità; insomma cose che non richiedono grandi capacità, piuttosto una semplice dimestichezza nell’uso.
Il consiglio è di evitare di commettere errori grossolani, scorrettezze e simili per non incappare nell’ira di qualcuno e sentirsi proferire: testa di cazzo.
Si consiglia l’uso nei casi di presunzione, caparbietà, ignoranza, maleducazione, saccenteria, burocrazia inefficiente, malfunzionamento dei servizi sociali, banchieri che non danno ascolto alle richieste di prestito, all’automobilista che parcheggia sulle strisce pedonali, al furbetto che non rispetta la fila, al medico che prescrive un farmaco sbagliato, al negoziante che ruba sul prezzo, all’amico che tradisce, al socio che si frega i soldi, a coloro che credono in ciò che non sono, e sono tanti, migliaia, producendo danni irreversibili alla società, al datore di lavoro che fa la cresta sugli stipendi, al personale del pronto soccorso che sbaglia la diagnosi, al responsabile di ogni cosa che non dà mai una risposta né una soluzione alle criticità.
Essenzialmente, essere apostrofati testa di cazzo, vuol dire aver perso la dignità che per estensione è moralità. E vale la pena ricordare che la dignità è come uno scudo che difende ciò che resta sempre uguale e non subisce modificazioni o alterazioni in ciascun essere umano. Linea di qualità che dà fondamento all’agire corretto e all’affermazione dei valori e principi. Può sembrare riduttivo o semplicistico condurre al comportamento senza morale con la frase spregiativa testa di cazzo, ma c’è da rilevare che essa in breve esplicita un ragionamento concettuale di tutto rispetto, una sentenza breve ed efficace.
23/03/2013
LIBRO> Dialogo tra un poeta e un filosofo