Ognuno soffre per quanto conosce; quindi, se non ci fosse conoscenza si soffrirebbe di meno? sembrerebbe così. Il proverbio mette in rilievo il rapporto tra conoscenza e sofferenza. . Qui auget scientiam, auget et dolorem (chi aumenta il suo grado di conoscenza, accresce anche la sofferenza). Meglio sarebbe non sapere le cause delle cose, i motivi del nostro malessere? L’esperienza del dolore guida verso un sapere non astratto e remoto, ma implica il diretto e personale coinvolgimento del soggetto senziente. Certamente il proverbio attinge dalla tradizione antica (Erodoto, Eschilo); ma nella sua forma classica del dialetto rende tutto più facile e semplice da comprendere, senza giungere ad alcuna speculazione filosofica. Allora, va bene così, nella sua espressione suggestiva di richiamare una riflessione senza al contempo porre scompiglio nell’animo umano. Come dire, è così, ma non ci pensare troppo, è soltanto una questione di destino, forse.
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