Malangu è lo svago preferito di tutti (chi afferma di non farlo, mente) nello spargere o confidare supposizioni non veritiere circa i comportamenti di altre persone, pensando di trovare il male dove effettivamente non c’è, calunniare, denigrare. Il termine potrebbe derivare dal latino malignare.
Ebbene, questo termine tanto vituperato è al contempo tanto amato, esprime l’ignobile fare di parlare male delle persone: presentarle per quello che non sono per arrecare danno alla loro dignità. Quando riguarda gli altri è ‘cosa normale’, quando invece si viene toccati direttamente allora è malangu, solo ed esclusivamente malangu. Il mondo va così. Non c’è da stupirsi, è giusto indignarsi, ma c’è anche un altro proverbio che potrebbe ribaltare il significato semantico del termine, vale a dire, cabbu cate, castimata none. Almeno questo dovrebbe frenare le lingue e indurre a un ragionevole e serio comportamento. Ad ogni modo per proteggersi dalle malelingue si può ricorrere ad uno specifico amuleto, se questo non bastasse si consiglia di recarsi con urgenza da un mago.