Ad una certa età si può dire se sei prete oppure sagrestano. Il proverbio si potrebbe intendere come un giudizio finale sulla condotta di vita dell’uomo. Essere prete specificherebbe il raggiungimento di ottimi e lodevoli traguardi, al contrario di sagrestano che starebbe a significare il perseguimento di una vita mediocre.
Non sbagliano i proverbi tugliesi e salentini: efficaci come lame di coltello penetrano la realtà e la suddividono in mille frammenti di riflessione. Cos’è dunque la vita per poterne dare una valutazione? Intanto, l’anziano ha una visione meno volta al futuro e più protesa al passato. Ha vissuto abbastanza per volgersi indietro e avere un’immagine completa della vita. Può tirare le somme della propria esistenza, consapevole che il tempo è sempre in diminuzione. Il proverbio semplifica tutto. Prete o sagrestano. Non ci sono altre alternative. In questi due termini si conclude il tempo andato per una giusta definizione di sé stessi. Gli anziani del passato erano molto risoluti in tutte le cose. Accendevano speranze con calore; spegnevano illusioni con freddezza, poiché la vita andava vissuta come già era stata delineata dai propri genitori, per diventare ‘preti’.
01/10/2023