Un mito vuole che al termine della creazione Zeus abbia domandato agli altri dei se fosse stato tralasciato qualcosa; ci si accorse che mancava una voce capace di lodare la grande opera con parole e musica. Fu allora che nacquero le muse. Esse cantano, danzando, la beatitudine degli dei e il destino degli uomini. Il poeta è il loro primo ascoltatore. Allora apriamo il cuore e sappiamo ascoltare quello che hanno da dirci. Poi trasformiamo l’eco delle loro parole in versi accompagnate dalla melodia, non dimenticando che esse sono immortali e molto vicine a noi.

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