Luoghi cari, vissuti, ricordati…
La stazione, luogo di partenze e arrivi, con il sole a stendersi sui binari e fra le case cubiche bianche. Locomotive lente, littorine verdi per un rumore di modernità.
La biblioteca, minuta, silenziosa.
Furneddhu, il passato che resiste alla stravaganza e imperiosità del presente.
Palazzo Venturi, memoria della nobiltà.
La Chiesa matrice: c’è sempre una chiesa che identifica un paese.
Alberi di Pino, l’iimobilità del ricordo di una collina.
Piazza Garibaldi, centralità di un’appartenenza.
Montegrappa, la collina verde e rocciosa dove i massi e i pini concludono sogni.
Tuglie, un paese, un luogo umile, senza superbia, espressione di un sud sincero e amaro e dolce.
(Visited 27 times, 1 visits today)