Cosa significano tolleranza e intolleranza? La tolleranza è un tema talmente ampio e complesso al punto che il suo significato profondo è abusato. Partiamo dall‘intolleranza: è l’incapacità di regolare i nostri rapporti al diverso. Per contrasto, possiamo dedurre che la tolleranza sia la capacità che abbiamo di regolare le nostre reazioni al diverso, ossia la facoltà di comprenderlo e accettarlo. La tolleranza non è innata, si acquisisce con l’educazione, la cultura. il suo significato cambia di epoca in epoca, a seconda degli eventi che modificano il nostro sguardo sul mondo. Tra l’altro, esiste la normativa giuridica che ciò che può essere tollerato e ciò che invece va censurato. Molto spesso sono stati i libri ad essere colpiti dall’intolleranza e i loro autori finiti in processo. Un esempio per tutti. Nel 1989 Aldo Busi a Trento va alla sbarra per oscenità. Sotto accusa è il suo libro Sodomie in corpo 11 (pubblicato nel 1988). Il libro è in forma diaristica, non ha una trama. Per il Tribunale il libro ha un contenuto altamente osceno in quanto caratterizzato da un esasperato e ossessivo sessualismo fine a sé stesso.
Il 14 marzo 1990 Busi in aula si presenta con smoking, provoca e infastidisce la Corte poiché vuole dimostrare che chi ha formulato l’accusa è un illetterato, e quindi indegno di occuparsi di lui. Cita Shakespeare: «La bellezza è negli occhi di chi la guarda». Con irruenza precisa: «Qui è in causa la lingua italiana: e non è corretto estrapolare da 430 pagine poche frasi, del resto bellissime, che solo una mente perversa e sessualmente turbata può considerare oscene». Rincalza: «Il mio libro non s’intitola ‘Le preghiere di santa Vereconda’, ma Sodomie in corpo 11: chi entra in libreria e lo acquista, certo qualcosa si aspetta. E’ come quando si acquista un sacchetto di erbe aromatiche e ci si stupisce che contenga erbe aromatiche. Nel mio libro poi cosa ci trovano: non l’osceno ma la tematica della morte, della tristezza della vita contemporanea, , la storia di una vita emarginata e marginale che cerca di uscire dalla sua storia per farsi scrittura». Il Pubblico Ministero chiede per Busi una condanna di due mesi di carcere e 200 mila lire di multa, con tutti i benefici di legge e la non menzione. Questa vicenda riversa su tutti quel sostrato di bigottismo di cui il nostro Paese fa ancora fatica a disfarsene. Non è la legge a stabilire che cosa, in un’opera d’arte, è morale o no. Non si può decidere in un tribunale che cosa sia arte e che cosa non lo è. Lo decide il tempo, quando un’opera entra o fa parte del linguaggio e dell’immaginario. Sodomie in corpo 11 ha modificato il linguaggio del costume.
Aldo Busi è uno dei più discussi autori, anche da coloro che non lo hanno letto e che si sentono scioccati dalla sua bizzarria e irriverenza. E’ la nostra incapacità di relazionarci con il diverso che scatena e manda in giro l’intolleranza, costruendo patiboli, roghi, incomprensioni e pregiudizi. E’ critico di sé stesso, il suo modo di narrare e di scrivere non è altro che la cartina di tornasole delle incongruenze umane, dei desideri soffocati, delle spinte inconsce. E’ arrogante nel suo sfoggio di cultura, ma al contempo non teme il pudore, lo tratta con disinvoltura e necessaria devozione. Non si cura dei giudizi degli altri. Ciò che conta per lui è la chiarezza dell’interiorità raccontata con il linguaggio dell’arte. Busi non racconta sé stesso, racconta il mondo, un parte, tutto, niente, che generalmente si tiene nascosta, non è rivelata, lui rivela invece, dice con estrema schiettezza senza far uso di trappole linguistiche per ammorbidire ciò che non si vuole che sia urlato, spiato, dettato, conosciuto.
Tolleranza e intolleranza riemergono sempre, a far bene l’una, a far male l’altra. Nella tolleranza insiste la sapienza e la saggezza di saper guardare il mondo; nell’intolleranza si formula l’equazione dell’odio, dell’invidia, dell’inadeguatezza a comprendere le cose, i fatti. Entrambe sono le monete messe in circolazione da una banca mondiale che ha nei suoi profitti sia il meglio che il peggio che il mondo stesso produce e alimenta di continuo. Tolleranza allora è in aderenza al credito, intolleranza al debito.
17/05/2023