Ritornano per ripetersi nell’ ipotesi di una natura che non vuole smettere di esserlo. Due fratelli e due sorelle. Anche questo è un ordine da non sovvertire. Inverno il più grande di tutti, algido, introverso, gioca con il freddo e le nuvole.
Primavera è la più piccola. Non è più quella di una volta. Non ci si può fidare dei suoi continui cambiamenti di umore.
Estate è trasgressiva, frivola. Ha buttato in mare le buone manieri. Libidinosa, estroversa, incontenibile.
Autunno è come il buon padre di famiglia. Inascoltato dal fratello e dalle sorelle per un contenimento delle loro frivolezze e inaccettabile stravaganze. Dolce e romantico, non delude mai, un buon amico. Rimette a posto un po’ tutte le cose scombinate dai suoi fratelli. Non inventa. Racconta la natura e dispone resistenze agli attacchi violenti e insensati di Inverno ed Estate.
Pur non incontrandosi mai, dialogano a distanza. Se le mandano a dire con il sole e la luna. I litigi in questi ultimi anni sono frequenti e violenti. Autunno ha molto da fare per stabilire la tranquillità e il rispetto degli obblighi che hanno nei confronti della natura e poi degli uomini, dai quali hanno – a quanto sembra – assimilato ogni difetto.