Sguariu: distrarre, divertire, svagare. Deriva dal latino variare (da varius=vario), preceduto dal prefisso ‘s’ con valore intensivo. Sinonimi: sciucare, svacare, divertire.
Questo termine esprime l’indole dei salentini a guardare alla vita con ottimismo, a non perdersi nelle difficoltà, a tentare di ridere e di divertirsi nonostante le peripezie della vita. Lo sguariu nel passato si manifestava con le sedute ‘pubbliche’ delle persone – in particolare nei mesi estivi – nei pressi del ciglio della strada, dove si chiacchierava, si malangava, ma soprattutto si rideva. Oggi il termine in latu senso indica qualsiasi attività di svago e di intrattenimento nella lingua dialettale.
Il gruppo Virus, in aderenza al significato del termine, ha organizzato una serata di sguariu per il 20 luglio 2021, ore 21,00. presso la Biblioteca comunale di Tuglie.
Il programma della serata vedrà Antonio Calò recitare alcuni testi scritti in dialetto da Elio Ria riguardanti il nostro modo di essere salentini e di vivere le nostre tradizioni. L’intento è di riscoprire ciò che lentamente si va perdendo e riportarlo alla memoria. Antonio Calo con la sua arte proporrà durante la serata:
- Lu malangu
- Li cristiani te na fiata
- Lu scazzamureddhru (folletto)
Un’occasione per distrarci, ma anche per ripensare la tradizione.