Questi scritti sono di un uomo, la cui vita è in tensione tra poesia e filosofia. Con il cuore ho verseggiato e con la ragione ho contemplato il ritmo in strani e tristi errori di considerazioni, ma anche di sofferenze circoncise dall’illusione.
Questo libro, che riesco sempre a desiderare e che non smetto mai di spogliare delle sue incompletezze, mi consola. Mi appare oceano e lago, amico buono e giusto. Non ho fede in esso.
Questo libro vorrei ancora riscriverlo.
Poesia, ragazza mia è una dolce follia, un concerto d’inferni, un angolo di purgatorio. Muoio nei suoi sortilegi di poesia, risuscito nei suoi pensieri di filosofia.
Mi rivedrò ancora per un po’ in esso.
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