Agli uomini conviene più che essere giusti apparire giusti. Viene in mente il mito dell’anello di Gige, raccontato dal fratello di Platone Glaucone nella Repubblica. Grazie all’invisibilità garantita dall’anello magico, Gige commette ogni possibile ingiustizia. Glaucone commenta: se due di questi anelli venissero dati a una persona giusta e a una persona ingiusta, entrambe ne approfitterebbero. Quindi la conclusione: si è giusti allorquando si è costretti. Privatamente tutti considerano l’ingiustizia più vantaggiosa rispetto alla giustizia. In effetti, tutte le nostre azioni vertono sull’essere osservati, e di conseguenza ritenuti giusti davanti agli altri. Da soli invece siamo liberi di compiere il male, nessuno ci osserva e siamo esclusi da un giudizio negativo. La giustizia è nella prospettiva di colui che la fa a seconda della convenienza di essere visto e non visto. Tutto qui.