Le cose che non cerchiamo dove andranno a finire? Chi mai le troverà? Cose di cui non avvertiamo il desiderio di possederle apparterranno ad altri. Se nessuno le cercherà dove andranno a finire? La vita che non si dà un contenuto è priva di desideri e di conoscenza. La vita senza slancio è inevitabilmente già persa. In un campo senza alberi non crescono frutti. Non vi sono fiori in assenza di giardini. Non c’è conoscenza senza l’altro. Eppure la pancia s’ingrassa di tossicità e la mente di suggestioni surreali dannose. Senza gli occhi non c’è la vista, ma non sarà certamente la vista a cercare gli occhi. Senza il sentimento il cuore non batte. Dannati in un inferno che non ha neanche le fiamme né i demoni. Il paradiso è descritto nelle pagine sacre di un libro che non legge nessuno. Dov’è Dio? C’è mai stato? Se solo sapessimo dove sia cosa cambierebbe? Nuovi salmi necessitano da recitare, forse. Chi mai potrà dettarci una preghiera, un’invocazione? Chi dovrebbe accoglierla? I puri di cuore sono un’invenzione per distogliere pensieri gravi, deformanti e fastidianti. Nell’aridità di un deserto è il vento che domina sui cammelli e sui nomadi, e non regge nessuna teoria o rivelazione di salvezza. In un cielo senza stelle non c’è cielo. Sono le assenze a condurre la vita nei sentieri dell’incertezza.
Chiacchiere esondano. Siamo ciò che siamo in un confine ristretto di indolenza. Orfani di padri e madri. Cerchiamo il nulla; giacché il nulla ci proviene in dote lo desideriamo come ricchezza di spirito nella liturgia di un sistema che lancia frasi ad effetto. I luoghi di una volta non conservano l’impronta di un inconfondibile sentire comune. Sordi per negligenza. Nei templi della parola si annidano sacerdoti meravigliosi e impeccabili, di quelli che non se ne trovano più neppure nelle chiese. Le parole non hanno più la sapienza del mondo, inutili e cattive, sulla bocca di tutti. Non abbiamo leggende. Gli eroi non ci riguardano. Innalziamo chiese di vanità e di avidità.
Cosa dovremmo cercare? Dove?
07/09/2024
