Non è una cosa soltanto, ma un insieme di cose. Non un mare, ma una immensità di paesaggi. Seppure alla mercé del capriccio dei venti, sa dominarsi e scorrere sulle vie infinite degli abissi. Il mare non lascia mai incompiuta una storia, la definisce e la ultima con le valenze della gioia o del dolore. È  l’illuminazione del poeta. È  l’ispirazione pura che travolge il sentimento poetico. Il mare è prova di libertà per gli abili, i forti e coraggiosi. La sua forza non ha paragoni. La sua bellezza è fuori da ogni canone di dimostrazione estetica e scritturale. Incanta gli occhi e ne rappresenta l’infinito con il compasso e la riga dell’immaginazione. Traccia i confini dell’orizzonte superando le nubi e il vento, facendo accomodare il sole sulla terra. Luogo in movimento che non ha giurisdizione, un mondo nel mondo che soltanto chi osa navigarlo può intravederne qualche minimo aspetto. Fra tutti il più bello è il Mediterraneo: crocevia di storia e di civiltà. Lo storico francese Fernad Braudel nel suo libro Il Mediterraneo – Lo spazio la storia gli uomini le tradizioni, pubblicato nel 1949,  ha scritto:

Cos’è il Mediterraneo? Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre.

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 La congiunzione tra il mare e la terra è l’abbraccio della natura per far germogliare e dialogare gli uomini in un luogo privilegiato di confronto, di scambio e di fusione di civiltà differenti che non muoiono, sopravvivono a qualsivoglia metamorfosi e catastrofi, contribuendo nel tempo a rafforzare – in una costante tensione e conflittualità tra presente e passato – le fondamenta di ogni pensiero e svolte epocali. Il mare ha semplificato la conoscenza e la realizzazione delle carte di navigazione. Ha favorito l’esplorazione di terre sconosciute, lontane e inaccessibili. Se il mare non ci fosse l’uomo non sarebbe oggi quello che è, risulterebbe monco di cultura, privo del senso e significato dell’esistenza.

Molto quindi si deve al mare che ha contribuito al fulgido cammino dell’uomo verso l’estremo approdo dell’eternità, di cui Arthur Rimbaud ne esplica la meraviglia in

L’eternità

È stata ritrovata!
– Cosa? – l’Eternità.
È il mare unito
Al sole.

Giuseppe Ungaretti in I ricordi significa il fluido cammino della memoria: un inutile infinito in cui il mare è il suo nemico che cancella e non lascia traccia.

I ricordi, un inutile infinito,
ma soli e uniti contro il mare, intatto
in mezzo a rantoli infiniti..
Il mare,
voce d’una grandezza libera,
ma innocenza nemica nei ricordi,
rapido a cancellare le orme dolci
d’un pensiero fedele…
Il mare, le sue blandizie accidiose
quanto feroci e quanto, quanto attese,
e alla loro agonia,
presente sempre, rinnovata sempre,
nel vigile pensiero l’agonia…
I ricordi,
il riversarsi vano
di sabbia che si muove
senza pesare sulla sabbia,
echi brevi protratti,
senza voce echi degli addii
a minuti che parvero felici…

Nella poesia Arrivederci fratello mare di Nazim Hikmet, la nostalgia dell’abbandono è struggente ma al contempo dà sollievo per le emozioni che il mare concede al cuore del poeta.

Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti

arrivederci fratello mare

mi porto un po’ della tua ghiaia

un po’ del tuo sale azzurro

un po’ della tua infinità

e un pochino della tua luce

e della tua infelicità.

Ci hai saputo dir molte cose

sul tuo destino di mare

eccoci con un po’ più di speranza

eccoci con un po’ più di saggezza

e ce ne andiamo come siamo venuti

arrivederci fratello mare.

Il mare è il complemento necessario all’uomo per rafforzarne la speranza, ma anche e soprattutto una gradita presenza di cui non si può farne a meno, essendo il dono della creatività che Dio ha voluto fare all’uomo per sottrarlo alle monotone e instancabili visioni di una terra immobile. L’azzurro è la spiegazione della semplicità che dà una rapida impressione di felicità come nei versi Il mare è tutto azzurro di Sandro Penna.

Il mare è tutto azzurro.

Il mare è tutto calmo.

Nel cuore è quasi un urlo

di gioia. E tutto è calmo.

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